workshop
Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

Comunicato stampa a cura del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in collaborazione con l’Unione Italiana Ciechi e Tactile Vision Onlus

Il workshop sulla mostra Gerhard Richter. Edizioni 1965-2012 dalla Collezione Olbricht nasce dall’impegno del Dipartimento Educativo della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo nell’ambito dell’accessibilità culturale. In particolare, dall’incontro con l’Unione Ciechi di Torino nasce una sfida che è particolarmente interessante in una mostra che, come quella dell’artista tedesco, implica innumerevoli riferimenti intellettuali alla storia dell’arte, e soprattutto che è costituita quasi esclusivamente da immagini.
Come comunica un’opera d’arte? È possibile tradurre a parole l’esperienza specifica della visione/contemplazione di un’opera? Il linguaggio della parola può trasferire tutte le informazioni contenute in un’immagine? Che differenza c’è tra la ricostruzione mentale generata dalla descrizione di un’immagine e l’immagine stessa?
Questo workshop ha aperto una riflessione sulla corrispondenza tra immagine e parola, indagando la distanza che c’è tra l’esperienza visiva dell’opera d’arte e la capacità del linguaggio di sopperire alla carenza della vista, il senso che più ha a che fare con il mondo delle arti visive.
I lavori del workshop si sono svolti in gruppi di vedenti e non vedenti, in modo da favorire anche uno sviluppo di tipo relazionale. La sperimentazione è avvenuta su due fronti: uno più teorico, in mostra, accanto alle opere, e uno più pratico, con la sperimentazione di un’esperienza di pittura tattile.